9. Oktober 2011
«REFLECTIONS OF WATER SOFTEN IMPRESSIONS»
Centro Arte Contemporanea Ticino CACT - Bellinzona, 08.10. - 13.11.2011
Alina Mnatsakanian, «House on Wheels», mixed media installation, 2000
I RIFLESSI DELL’ACQUA LENISCONO I SEGNI
Alina Mnatsakanian, Laura Solari
Il concetto di appartenenza rimette in discussione quello stesso di Storia.
Il filo tematico della mostra che si apre presso il CACT Centro d’Arte
Contemporanea Ticino riaffronta questo importante argomento, laddove la
liquidità della coscienza storica pone in bilico la stessa nostra appartenenza
al mondo delle scelte e delle azioni.
L’arte, luogo della visione e psico-geografia per eccellenza, resta uno specchio fondamentale per la lettura analitica dell’irrazionale e del soggettivo. Gli artisti invitati, Alina Mnatsakanian (1958) e Laura Solari (1971), si sono chinati su questo tema; chi per un vissuto personale, chi in maniera più analitica.
L’artista armena Alina Mnatsakanian ripercorre il filo della Storia e della
sua storia personale presentando tre lavori a carattere installativo. L’opera House on Wheels (2000), che apre
l’intera esposizione, è quasi autobiografica nel segno della diaspora e del
viaggio-erranza materiale che diventa ridefinizione d’identità interiore e
culturale. lo scheletro di una casa su quattro ruote abitata da ricordi è
affiancata da una proiezione a muro di grande formato con immagini appartenenti
al passato dell’artista.
Le due opere video One person died (2011) e Purification (2011) rimandano attraverso la lettura soggettiva dell’artista al carattere sistematico di ogni genocidio e al processo di purificazione, che Mnatsakanian identifica nell’acqua, quale elemento di cancellazione del male, della sporcizia e dell’immoralità.
Anche Laura Solari presenta, per questa doppia personale, opere che
riabitano e riconfigurano lo spazio, ponendosi in parallelo con Mnatsakanian
per quanto riguarda l’approccio al tema della mostra. Le sue opere sono più
analitiche e meno legate alla propria identità culturale e religiosa. Tuttavia
Solari crea alti momenti di iper-realtà attraverso installazioni sonore come Nature Sounds (2011) o Vanitas (2011), fotografiche come Déjà-vu (2011) oppure intervenendo in
generale nel concreto della rappresentazione aggiungendo e coniugando al reale
puro il proprio vero soggettivo.
Laura Solari si avvarrà, per l’opera Rekall (2011), della
collaborazione di Plinio-Natale
Cemento-Müller, con cui essa ha da poco realizzato un
intervento artistico-contestuale per Arspolis #1 a cura di Pier
Giorgio De Pinto.
Entrambe le artiste impiegano un linguaggio altamente politico e con un taglio per certi versi militante e sociale, anche se ricordo, memoria e immaginario sono e rimangono componenti fortemente ancorati all’espressione artistica.
Riflessioni di Mario Casanova, 2011
Contatto:
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Kommentare von Daniel Leutenegger